Il sogno dei pastori, film diretto da Tomaso Mannoni, è ambientato in un paesino nel centro della Sardegna, dove vive Ignazio (Alessandro Gazale), un pastore cinquantenne come ce ne sono tanti altri nella zona. È un uomo testardo e burbero, deluso dalla vita e oppresso dai problemi finanziari, incapace di risollevare le sorti della sua attività. Ignazio lotta per coprire i costi delle cure veterinarie per il suo gregge, spendendo i pochi risparmi che ha nell'unica cosa in grado dargli sollievo: il bar. Qui ad attenderlo trova sempre i suoi vecchi amici, Tore e Mimmia. Ignazio non è il solo che subisce gli effetti negativi della crisi economica e delle politiche regionali fallimentari, ma - nonostante ciò - si rifiuta di unirsi alle proteste dei suoi colleghi, che lamentano l'assenza di tutela della loro professione. Lui preferisce lamentarsi che scendere in piazza.
Insieme a Ignazio vive sua sorella Antonietta (Astrid Meloni), giovane insegnante precaria di 35 anni, tornata da poco in Sardegna, dopo quindici anni trascorsi a Roma tra studio e lavoro. È una donna determinata, forte e pratica, ma soprattutto decisa a non arrendersi di fronte le difficoltà, a differenza di suo fratello.
Una sera, nei pressi dell’ovile di Ignazio e Antonietta, compare Andrea (Fabio Fulco), un uomo di 45 anni, misterioso "continentale" in viaggio, alla ricerca di sé stesso e desideroso, almeno a parole, di vivere un’autentica esperienza bucolica con i pastori. Ignazio, nonostante inizialmente si dimostri riluttante, viene convinto da Antonietta, che fin da subito subisce il fascino di Andrea, a ospitarlo in cambio del denaro necessario per curare il gregge. Tuttavia, la presenza di Andrea non è casuale: l'uomo è in realtà un piccolo delinquente in fuga dalla giustizia, ma si rivelerà essere l'ultima risorsa per Ignazio e Antonietta nel tentativo di salvare ciò che resta delle loro vite.