Scrittrice prolifica, tra le più controverse della sua epoca, attrice e critica teatrale, Colette si mette a nudo nei romanzi e sul palcoscenico, raccontando qualcosa di sé dietro personaggi immaginari ed esibendosi negli spettacoli di music-hall in leggera sottoveste.
Il biopic sull'autrice francese diretto da Wash Westmoreland, reduce dal successo di Still Alice, comincia dalla giovinezza di Gabrielle Colette (Keira Knightley), modesta ragazza di campagna andata in sposa all'aristocratico Henry Gauthier-Villars (Dominic West). L'uomo, violento e prepotente, pone la sua firma sui racconti della moglie dedicati alla quindicenne Claudine, ma le fantasie segrete dell'adolescente maliziosa non sono altro che confessioni autobiografiche di una donna infelice e insoddisfatta. A cavallo tra il XIX e il XX secolo, Colette si oppone al marito libertino, coltivando la sua arte e pubblicando i capolavori letterari che le varranno la candidatura al Premio Nobel.