Blue Kids è una storia d’amore e vendetta portata all’estremo, che trova fondamento nelle mancanze, con protagonisti un fratello e una sorella, inseparabili ma soli. Un’eredità attesa ma poi svanita. Il confine tra la consapevolezza delle proprie azioni e la totale incoscienza di sé. La nostalgia della vita prima ancora di averla vissuta. La paura dei sentimenti e l’incapacità di comprenderli. Tutto questo conduce i due fratelli in una bolla in cui ogni cosa è possibile, perché nulla sembra avere conseguenze. Un gesto folle e senza misura che li porterà su una strada senza possibilità di ritorno e il cui senso si perde nella loro solitudine. Questo loro stato d’animo è l’eco dei luoghi e delle atmosfere di una terra in cui gli inverni sono accompagnati da fitte nebbie e dove la modernità si affaccia prorompente, violenta e straniante come i loro gesti, che ricordano i giochi che facevano da bambini.
L’unico appiglio sembra essere proprio il ricordo infantile, lontano e confuso, di quando erano piccoli, cullati dai racconti della nonna e dai cartoni animati, in quella ingenuità in cui sarebbero voluti restare per sempre. Vogliono vendicarsi e punire chi ha tolto loro la purezza e quello sguardo spensierato che non avranno mai più, senza comprendere che la colpa non è di nessuno, se non della vita stessa. E allora tanto vale continuare a giocare, come quando si era bambini.