Il varco, film diretto da Federico Ferrone e Michele Manzolini, attraverso immagini di repertorio racconta il viaggio di un soldato italiano diretto al fronte sovietico. Siamo nel 1941, l'esercito fascista è alleato con quello nazista e la vittoria per l'Asse Roma-Berlino sembra vicina. Mentre il convoglio procede tra i canti e le speranze, la mente del soldato torna malinconicamente alle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui sa cosa lo aspetta, infatti ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme.
Il treno su cui viaggia attraversa mezza Europa e si avventura nello sterminato territorio ucraino. L'entusiasmo iniziale decade con l'arrivo dell'inverno, che porta con sé le prime morti, causate da gelo e neve. I soldati non desiderano più la vittoria, ma qualcosa di più semplice, come un letto caldo, del cibo, ma più di ogni altra cosa tornare a casa. I loro sguardi si disperdono nell'immensa steppa, spazzata dalla fredda tormenta e popolata apparentemente solo da fantasmi.