L'uomo del labirinto, film scritto e diretto da Donato Carrisi, è la storia di Samnatha Andretti (Valentina Bellè), una ragazza rapita mentre si recava in una scuola durante una mattina di inverno. L'investigatore privato Bruno Genko (Toni Servillo) viene incaricato dalla famiglia di ritrovare la figlia, ma ogni tentativo è sembrato invano. Quindici anni dopo la ragazza è risvegliata in un letto d'ospedale, è cosciente, ma non ricorda dove è passato l'ultimo periodo, né dove è stata o cosa le è accaduto.
Insieme a lei c'è un profiler, il dottor Green (Dustin Hoffman), con il compito di sostenerla e aiutarla a recuperare la memoria così da riuscire a individuare e catturare chi l'ha tenuta prigioniera negli ultimi anni. La caccia al mostro, però, non avverrà nel mondo reale, come un comune indagine, ma nella mente della ragazza. Al tempo stesso Genko, venuto a sapere che Samantha è riapparsa, si sente in debito con lei e tenta di ricostruire gli eventi per risalire al suo sequestratore. Nonostante i suoi intenti, quella dell'investigatore è una corsa contro il tempo, dal momento in cui un medico ha comunicato che gli restano solo due mesi di vita. E, per uno strano scherzo del destino, i mesi sono scaduti proprio il giorno in cui Sam è riapparsa dalle tenebre dell'oblio.
Chi tra Genko e il dottor Green riuscirà a trovare per primo la verità? Ma siamo sicuri che, alla fine di tutto, ci sia ununica verità? Questa indagine, infatti, non è poi così semplice, qualcuno sta mentendo per nascondere un segreto. Un indagine che somiglia al labirinto mentale di Sam, fatto di corridoi e porte, ognuna delle quali nasconde un enigma o un inganno.