Gli Uomini d'Oro, il film diretto da Vincenzo Alfieri, è ambientato nella Torino del 1996. Qui vive Luigi (Giampaolo Morelli), che sogna una pensione e di trascorrere il resto della sua vita in Costa Rica. Nel frattempo, però, continua a lavorare come impiegato postale e a dedicarsi a due delle sue più grandi passioni, il lusso sfrenato e le donne. Per realizzare il suo sogno e fare il turista per sempre, Luigi è pronto a tutto, anche lasciare l'affascinante Anna (Matilde Gioli). E a pensarci bene l'occasione ce l'ha proprio sotto gli occhi o, meglio, dietro le sue spalle. Tutti i giorni, infatti, Luigi guida un furgone portavalori, una tentazione che potrebbe trasformare qualsiasi uomo comune in un potenziale criminale. Con un piano a regola d'arte, la rapina riuscirebbe davvero in grande stile, senza feriti né altri rischi.
Ma non può attuare il suo piano da solo, ha bisogno di mettere su una banda criminale. Ingaggia così un postino in pensione, il suo migliore amico Luciano (Giuseppe Ragone), quarantenne insoddisfatto, e il suo collega Alvise (Fabio De Luigi), impiegato insospettabile, legatissimo alla famiglia e con un'esistenza totalmente piatta. A loro si aggiungono altri personaggi esterni al mondo delle poste: sono Boutique (Gian Marco Tognazzi), couturier d'alta moda che dietro alle vetrine del fashion nasconde una doppia vita, e Il Lupo (Edoardo Leo), ex pugile nerboruto e di poche parole, compagno della seducente Gina (Mariel Gariga).
Un colpo così grosso, però, fa gola a tutti e ognuno di loro desidererebbe avere quei soldi solo per sé, senza divide e condividere. È proprio la brama di denaro che trasforma questa impresa inizialmente semplice in un piccolo e al tempo stesso pericoloso gioco criminale.