Red Snake, diretto da Caroline Fourest, è un film sulla guerra in Medio Oriente dal punto di vista femminile. È la storia di Zara (Dilan Gwyn), una giovane yazidi rapita per poi essere venduta all'ISIS per svolgere il degradante ruolo di schiava sessuale. Il suo villaggio è stato saccheggiato, suo padre ucciso e a lei non è rimasto più nulla, a parte se stessa. Quando la giovane riesce a fuggire ai suoi aguzzini, s'imbatte in un gruppo di combattenti internazionali, la Brigata Snake, che combatte a fianco della resistenza curda.
Da semplice vittima si trasformerà in una coraggiosa guerriera, imparerà a usare le armi e a combattere. Insieme a lei un nutrito gruppo di donne, nelle quali Zara trova comprensione e solidarietà; sono: la giovane franco-algerina Kenza (Camélia Jordana), che ha a causa dei jihadisti perso sua sorella; Yael (Esther Garrel), una giovane israeliana; l'italiana Mother Sun (Maya Sansa), che in gioventù è stata vittima di uno stupro; Snipe (Nanna Blondell), una donna soldato che ha combattuto in Iraq; infine, Lady Kurda (Noush Skaugen), una curda della diaspora con una passione per i selfie. Sono loro che intimoriscono maggiormente i loro oppressori, convinti che la morte per mano di una donna li priverà del Paradiso.