La macchina delle immagini di Alfredo C., film diretto da Roland Sejko, racconta la storia di un operatore di propaganda del periodo fascista poi divenuto un operatore cinematografico per conto del comunismo. Per quasi 20 anni Alfredo C. (Pietro De Silva) ha raccontato il regime fascista, ma soprattutto quando nell'aprile del'39 l'Italia ha occupato l'Albania, dove vengono trasferiti diversi italiani fino a quando nel novembre del '44 il paese non viene liberato.
Ma con la fine della Seconda guerra mondiale, in Albania sale al potere il Partito Comunista e 27.000 italiani ancora presenti sul suolo albanese vengono trattenuti e il confine con l'Italia chiuso, impedendo loro di far ritorno a casa. Tra di loro c'è anche Alfredo C. che per cinque anni ha attraversato l'Albania con la cinepresa in mano, girando non solo la sua storia, ma anche quella di tanti italiani lontani da casa e impossibilitati farvi ritorno.