Tintoretto - L'artista che uccise la pittura, film diretto da Erminio Perocco, è un documentario incentrato su uno dei maggiori maestri della pittura veneta, nonché del Rinascimento italiano. Definito dallo stesso Vasari "fuorioso" e "terribile", Tintoretto è sempre stato un pittore irrequieto, in grado di creare opere in tempi veloci e che facessero restare i suoi committenti a bocca aperta.
La sua tecnica, al tempo innovativa, ha permesso alla pittura di evolversi e ha esercitato una grande influenza sulla storia dell'arte mondiale; infatti, sono rintracciabili come suoi estimatori, dopo un attento studio delle opere, pittori del calibro di Paul Rubens, El Greco, Max Beckmann, Jackson Pollock e molti altri. Lo stesso Cézanne definì la sua opera "immensa", capace di includere "ogni cosa dalla natura morta fino a Dio", assimilabile a "un'enorme arca di Noè" e arrivando ad affermare, che se fosse stato possibile, si sarebbe "trasferito a Venezia soltanto per lui".
Il documentario ritrae il Tintoretto come un moderno maestro, pieno di creatività e con una tale complessità racchiusa nei suoi grandi quadri, che rivela l'audacia e l'innovazione di ogni sua pennellata.