Napoli Magica, il film diretto da Marco D'Amore, vede il regista interrogarsi sul perché il capoluogo partenopeo, nonché sua terra natia, sia considerato magico. L'attore si mette alla ricerca di questa magia, raccontando quel palcoscenico che è Napoli, sempre sospesa tra realtà e rappresentazione. Marco D'Amore passeggia per le vie della città, le attraversa e ci si perde alla ricerca dei suoi misteri e delle sue leggende, seppelliti nel tufo dei suoi sottofondi. Nel labirinto dei suoi cunicoli, scavati circa tremila anni fa, sono nate e si nascondono voci antiche, miti, storie di fantasmi e spiriti ed è su di essi che oggi l'intera città in superficie vive e si muove.
Il regista ripercorre i luoghi iconici di Napoli, come il cimitero delle Fontanelle, Castel dell’Ovo, la cappella del Cristo Velato, le Catacombe di San Gaudioso, e tra questi posti noti vengono raccontati i personaggi del mito, di cui la sirena Parthenope, il munaciello, le anime pezzentelle e Pulcinella sono solo alcuni. Napoli diventa così un ricettacolo di sensazioni contrastanti, nate da un continuo gioco di contrasti. È una città che può avere differenti sguardi e può essere osservata dall'alto dei colli che la circondando così come dal basso dei sotterranei che la trapassano, attraverso gli occhi di ogni anima che l'ha abitata.