Come le tartarughe, il film diretto da Monica Dugo, si svolge a Roma, in una casa nel centro storico.
Nell'appartamento vivono Lisa (Monica Dugo), suo marito Daniele (Angelo Libri), i due figli Sveva (Romana Maggiora Vergano) e Paolo (Edoardo Boschetti). La famiglia borghese ideale.
Un giorno, di punto in bianco, Daniele svuota la sua anta dell’armadio e se ne va. Questo inspiegabile gesto sconvolge tutti ma la reazione più forte è quella di Lisa che si chiude nell’armadio e non vuole più uscirne.
Sveva, adolescente molto sveglia e matura per la sua età, si carica della responsabilità di far rinsavire la madre, ma non ci riesce. Paolo, che è ancora un bambino, è incuriosito dal comportamento della madre ma sembra capirla e cerca di starle vicino senza giudicarla. Infine c’è la nonna Franca (Sandra Collodel), un po’ eccentrica, che sembra averci preso gusto e vive la follia della figlia come un gioco.
Lisa, chiusa nell’armadio, elabora il lutto dell’abbandono del marito e giorno dopo giorno, accanto alla sua famiglia, compie il suo percorso di accettazione. E come una tartaruga che va in letargo, un giorno si sveglia, esce dal suo guscio e ricomincia a vivere.